L’artrosi è una patologia da non sottovalutare, se consideriamo che soltanto a livello nazionale ne soffrono circa 4 milioni di italiani.
Spesso, tra l’altro, si tende a fare confusione tra artrosi e artrite. Quest’ultima, in realtà, è una patologia infiammatoria cronica, spesso causata da disordini del sistema immunitario. L’artrosi, al contrario, è una condizione caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine. Può, infatti, colpire tutte le articolazioni del nostro corpo dotate di movimento, tra le quali, per l’appunto, il ginocchio.
In generale, si consiglia sempre di non sottovalutare il dolore al ginocchio, poiché potrebbe essere la spia di problemi di più seria entità. In questo articolo andremo a descrivere nel dettaglio la condizione nota come artrosi del ginocchio. Ci focalizzeremo, in particolare, sui sintomi, le cause, la diagnosi nonché la cura e i rimedi per la gonartrosi.
Artrosi del ginocchio: cos’è?
L’artrosi del ginocchio, tecnicamente detta gonartrosi, è il processo degenerativo della cartilagine articolare delle ginocchia.
Questa cartilagine agisce come una sorta di “cuscinetto” tra le ossa, permettendo alle ossa stesse di muoversi senza causare dolore. Quando la cartilagine, col tempo, si consuma o si assottiglia, le ossa iniziano a sfregare tra loro, causando sintomi come dolore, gonfiore e rigidità.
L’artrosi può colpire tutte le strutture anatomiche del ginocchio (ossa, cartilagine, legamenti, menischi). Dolori e fastidi possono manifestarsi nella parte anteriore del ginocchio (a livello femoro-rotuleo), in quella posteriore (a livello del cavo popliteo) o a livello dell’intera articolazione.
Quali sono i sintomi?
Chi è affetto da artrosi del ginocchio potrebbe sperimentare sintomi come:
- Difficoltà nel salire le scale;
- Difficoltà a camminare per lunghi tragitti;
- Dolori a fine giornata;
- Dolori al risveglio, conseguenza della rigidità articolare tipica del riposo notturno;
- Gonfiore;
- Sensazione di blocco o cedimento articolare.
Nelle prime fasi della malattia il dolore potrebbe manifestarsi saltuariamente (ad esempio dopo aver praticato attività sportiva) per poi diventare via via più frequente durante la deambulazione fino ad arrivare, negli stadi più avanzati, al punto in cui i fastidi accompagnano costantemente il paziente, sia di giorno che di notte e, dunque, anche a riposo.
Cause
L’artrosi potrebbe insorgere a causa di una predisposizione genetica o dell’usura dovuta ad un ampio utilizzo, nel corso degli anni, del ginocchio. Un esempio, in tal senso, è rappresentato dagli sportivi. A voler essere più precisi su questo punto, è utile specificare che spesso si è soliti distinguere tre forme di gonartrosi:
- Gonartrosi idiopatica, nella quale le cause dell’artrosi del ginocchio sono sconosciute e le origini del disturbo vengono ricondotte ad una predisposizione multifattoriale;
- Gonartrosi metabolica, correlata ad esempio alla patologia nota come gotta oppure al diabete;
- Gonartrosi secondaria, legata a traumi diretti sul ginocchio, sia sportivi che lavorativi, oppure a grandi sollecitazioni ripetute nel tempo. È il caso dei pazienti affetti da obesità o di coloro che presentano un’alterazione dell’allineamento tra femore e tibia. La gonartrosi secondaria potrebbe, infine, essere associata anche a malformazioni presenti sin dalla nascita.
Fattori di rischio
Hanno maggiori probabilità di soffrire di artrosi del ginocchio coloro che:
- Trascorrono molto tempo in piedi;
- Sollevano carichi importanti;
- Sono geneticamente predisposti;
- Sono affetti da ginocchio varo o ginocchio valgo;
- Hanno già subito in passato lesioni al ginocchio (infortuni sportivi o incidenti);
- Hanno un peso corporeo eccessivo;
- Hanno più di 60 anni.
Si ignora che, in molti casi, l’artrosi è collegata a disturbi della microcircolazione. Anche l’elemento anagrafico è, dunque, un fattore di rischio, in considerazione del fatto che, al raggiungimento di una certa età, l’ossigenazione dei tessuti potrebbe venir meno.
Come si diagnostica la gonartrosi?
Non sempre il dolore alle ginocchia è dovuto all’artrosi. I fastidi potrebbero dipendere da molte altre condizioni, tra cui:
- Problemi del menischi;
- Lesioni dei tendini del ginocchio;
- Problemi ai legamenti del ginocchio.
L’unico modo per sciogliere i dubbi e avere una diagnosi precisa consiste nel sottoporsi ad una visita ortopedica al ginocchio. Questo vuol dire che è necessario rivolgersi ad un medico esperto in ortopedia del ginocchio e, dunque, specializzato nel trattamento delle patologie che interessano questa importantissima articolazione dell’apparato muscolo-scheletrico.
La visita comincia con l’anamnesi e, dunque, con un colloquio tra ortopedico del ginocchio e paziente, in maniera tale da consentire allo specialista di raccogliere informazioni sulle condizioni generali di salute e la sintomatologia riscontrata. Si passa, poi, ad un esame obiettivo.
Dal punto di vista meramente diagnostico, in genere il paziente viene sottoposto prima di tutto ad una radiografia, utile per valutare l’anatomia della struttura articolare nonché lo strato residuo di cartilagine.
Qualora la gonartrosi non sia visibile tramite una radiografia, è possibile optare per una risonanza magnetica, la quale fornisce una visione dettagliata dei tessuti molli e della cartilagine. Questo esame restituisce un quadro completo dell’articolazione poiché consente una valutazione a più ampio raggio rispetto allo stato di salute di legamenti, tendini e strutture interne del ginocchio.
Cura e Rimedi dell'Artrosi al Ginocchio
Trattandosi di una condizione degenerativa, non ci sono terapie in grado di garantire la ricrescita della cartilagine. Esistono, però, diversi approcci terapeutici che potrebbero consentire di attenuare la sintomatologia e ripristinare la funzionalità articolare. La terapia medica prevede, ad esempio, l’assunzione di farmaci antinfiammatori e/o farmaci antidolorifici (da assumere per via orale o tramite l’applicazione a livello locale di gel/creme) nonché infiltrazioni cioè iniezione all’interno dell’articolazione di:
- Acido ialuronico, per lubrificare l’articolazione;
- Cortisone, per eliminare l’infiammazione;
- Plasma ricco di piastrine, con l’obiettivo sempre di ridurre l’infiammazione attraverso l’utilizzo delle piastrine presenti nel sangue.
Un’altra soluzione potrebbe essere rappresentata dalla terapia fisica, tra cui:
- Programma specifico di esercizi (stretching, rafforzamento muscolare e attività aerobiche a basso impatto come nuoto e ciclismo);
- Terapie manuali (massaggi) per migliorare la funzionalità del ginocchio e ridurre il disagio.
Qualora le terapie conservative dovessero rivelarsi non sufficienti a migliorare i sintomi, conviene cominciare a considerare la soluzione chirurgica e, dunque, la protesi del ginocchio cioè la procedura di sostituzione dell’articolazione. L'artroplastica del ginocchio è totale quando prevede la sostituzione di tutte le superfici articolari. Si parla di artroplastica parziale quando viene sostituita solo la parte danneggiata dell'articolazione, così da preservare una maggiore quantità di tessuto osseo e favorire un recupero più rapido.