Cosa s’intende per Ginocchio Sbucciato?
Uno degli infortuni più comuni nei bambini è la sbucciatura al ginocchio. Si tratta, infatti, di un’escoriazione che tende a colpire soprattutto i più piccoli e che raramente si manifesta negli adulti.
Nella maggior parte dei casi, le sbucciature sono di lieve entità e interessano solo gli strati superficiali della pelle. In queste circostanze, la sbucciatura può essere tranquillamente gestita anche a domicilio.
In presenza di una lesione più profonda, al contrario, si rischia di contrarre un’infezione ed è altamente consigliabile rivolgersi ad un esperto, come ad esempio un ortopedico specializzato nel ginocchio, il quale sottoporrà il bambino a una visita ortopedica e ad eventuali esami diagnostici per confermare o escludere altre condizioni.
Quali sono le cause delle sbucciature?
Il ginocchio si sbuccia principalmente a causa di traumi, come ad esempio cadute in bicicletta o dallo skateboard nonché piccoli incidenti al parco giochi. Dobbiamo considerare che i bambini, soprattutto nei primi anni di vita, non hanno ancora una coordinazione ed un equilibrio ottimali. Pertanto, in quella fase sono certamente più alti i rischi di inciampare e procurarsi una sbucciatura.
Sintomi
Ma come si fa, nel concreto, a riconoscere un ginocchio sbucciato? I principali segni di una sbucciatura sono:
- Dolore localizzato nella zona interessata dal trauma;
- Abrasione;
- Sanguinamento;
- Fastidi o difficoltà durante la deambulazione o il movimento dell’articolazione del ginocchio.
Ci sono casi in cui la sbucciatura potrebbe causare un’infezione. Ecco, in tal senso, i segnali da non sottovalutare e che dovrebbero indurre i genitori (se l’infortunio è occorso ai loro figli) a richiedere quanto prima assistenza medica:
- Febbre;
- Cattivo odore proveniente dalla ferita;
- Pus;
- Gonfiore;
- Ritardi nella guarigione;
- Ferita che non migliora;
- Dolore di intensità crescente;
- Zona calda al tatto.
È ancora più rara una ulteriore complicazione legata alle sbucciature e che consiste in un’infezione batterica nota come tetano. Essa si verifica quando il ginocchio sbucciato entra a contatto con sostanze sporche o arrugginite. In casi del genere, potrebbe essere necessaria la somministrazione del vaccino antitetanico. Molto dipende anche dal tempo che è trascorso dall’ultima somministrazione.
L’Istituto Superiore di Sanità ha stabilito che la profilassi antitetanica vada obbligatoriamente effettuata entro i primi tre mesi di vita del bambino e che vada poi ripetuta all’inizio della scuola dell’obbligo e dell’adolescenza.
Quando rivolgersi ad un medico?
In generale, è consigliabile richiedere assistenza medica quanto prima se:
- Il ginocchio non risponde ai trattamenti a domicilio;
- Si teme un’infezione al ginocchio;
- Si teme il tetano;
- La ferita appare profonda;
- Si ha difficoltà a bloccare il sanguinamento.
Come curare un ginocchio sbucciato?
Abbiamo anticipato che, generalmente, un ginocchio sbucciato può essere gestito e curato in maniera efficace anche a casa. In primo luogo, è importante pulire la ferita e lavare delicatamente il ginocchio con acqua corrente fredda per eliminare qualsiasi traccia di sporco, detriti e batteri.
Successivamente, allo scopo di prevenire la comparsa di infezioni, si consiglia di applicare sulla zona oggetto della sbucciatura pomate o creme antisettiche da banco. Altro rimedio che viene, spesso, consigliato in caso di sbucciature è quello di coprire il ginocchio interessato dal trauma con una benda adesiva sterile o una garza antiaderente. In questo modo, si agevola la guarigione e si protegge l’articolazione da ulteriori contaminazioni. Sempre per ridurre il rischio di infezioni, si consiglia di sostituire la benda ogni 24 ore.
Se il dolore appare particolarmente intenso e fastidioso, non è da escludere a priori l’assunzione di farmaci antidolorifici, come ad esempio il paracetamolo o l’ibuprofene. Chiaramente, se la sbucciatura riguarda un bambino, è necessario che il farmaco venga assunto nei limiti di dosaggio indicati dal foglio illustrativo.
Quanto tempo impiega un ginocchio sbucciato a guarire?
I tempi di guarigione di una sbucciatura possono variare a seconda della gravità e della profondità dell’esfoliazione. In linea generale, potremmo affermare che un ginocchio sbucciato in forma lieve guarisce completamente nell’arco di 7-14 giorni. In seguito ad una abrasione, viene a formarsi un coagulo di sangue che permette di fermare l’emorragia.
Nei giorni successivi alla sbucciatura, sul ginocchio coinvolto compare una crosta che agisce da strato protettivo poiché mantiene la ferita umida e aiuta a prevenire ulteriori lesioni. Al di sotto della crosta, intanto, comincia il processo di rigenerazione dei tessuti. Generalmente, questa fase ha una durata di circa 7-10 giorni. In concomitanza con lo sviluppo delle nuove cellule cutanee, la crosta si secca fino a quando non cade spontaneamente. Per non ritardare la guarigione e per evitare la comparsa di infezioni è importante non stuzzicare la crosta.
Solo in rari casi, dopo la guarigione, potrebbe comparire una cicatrice. Del resto, le sbucciature sono quasi sempre di lieve entità e, dunque, difficilmente lasciano cicatrici le quali, anche se presenti, col tempo tenderanno a sbiadire.
Come prevenire le sbucciature al ginocchio?
Questo è un tema particolarmente complesso. Immaginiamo, infatti, che possa essere difficile, quando si parla di bambini, mettere in atto misure preventive atte a ridurre i rischi di sbucciature o infortuni più gravi.
Nonostante ciò, il ruolo dei genitori rimane comunque fondamentale. Se il bambino svolge con una certa frequenza attività come ciclismo o skateboard è importante accertarsi che vengano indossati dispositivi di protezione come ginocchiere o caschi.
Altro aspetto spesso sottovalutato riguarda le calzature. Per mitigare i rischi di rovinose cadute sull’asfalto è necessario accertarsi che il bambino indossi scarpe dall’aderenza e dal supporto adeguati.
Potrebbe essere utile, infine, fornire al bambino istruzioni circa le misure di base di primo soccorso da adottare in caso di sbucciature, come ad esempio la medicazione della ferita.