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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Protesi Totale Ginocchio: cos'è, quando farla, pro e contro


Cos'è e com'è fatta una protesi totale al ginocchio?


La protesi totale di ginocchio, detta anche artroprotesi totale o artroplastica, è un intervento chirurgico che prevede la sostituzione delle superfici articolari usurate o danneggiate dal processo artrosico con componenti artificiali. La protesi è composta da tre elementi principali:


  • Una componente metallica che sostituisce la parte terminale del femore;
  • Una componente metallica che riveste il piatto tibiale;
  • Uno spacer in plastica ad alta resistenza che viene inserito tra le due parti metalliche per consentire lo scorrimento naturale e ridurre l’attrito.


protesi totale ginocchio


Quando si fa la protesi totale al ginocchio?


L’intervento è indicato per i pazienti affetti da:


  • Artrosi avanzata che provoca dolore intenso e costante;
  • Rigidità o deformità del ginocchio (varo o valgo);
  • Gravi limitazioni funzionali nelle attività quotidiane come camminare, salire le scale o alzarsi da una sedia;
  • Infiammazione cronica che non è migliorata in seguito a uno o più trattamenti conservativi (farmaci, infiltrazioni o fisioterapia);
  • Fallimento di trattamenti chirurgici precedenti.


Quali sono i pro e i contro delle protesi totali al ginocchio?


Come ogni intervento chirurgico, anche la protesi totale al ginocchio presenta vantaggi e svantaggi che, per comodità, abbiamo sintetizzato nella seguente tabella.


ProContro
Riduzione significativa del doloreRischio di infezioni, seppur raro
Miglioramento della mobilità e della qualità della vitaRischio di trombosi venosa profonda
Correzione di deformità articolari (varo/valgo)Possibili limitazioni sul fronte della mobilità
Elevata durata dell’impiantoEventuale necessità di revisione nel lungo periodo
Possibilità di ricominciare a svolgere attività quotidiane e sport a basso impattoIn alcuni pazienti persistenza di lieve dolore o rigidità


Nel corso degli ultimi anni numerosi studi hanno analizzato l’andamento e i risultati degli interventi di protesi totale di ginocchio. Un esempio viene da una ricerca condotta presso l’Ospedale Militare Mohammed V di Rabat (Marocco), che ha valutato in modo retrospettivo ben 789 interventi eseguiti in un periodo di otto anni.


L’età media dei pazienti era di circa 67 anni e si è osservata una netta prevalenza femminile (70% dei casi, in linea anche con le rilevazioni effettuate da EccellenzaMedica.it, sito di prenotazioni mediche online, presso i centri di ortopedia accreditati in Italia). La maggior parte degli interventi è stata eseguita per gonartrosi primaria e si è evidenziata una differenza significativa nella scelta delle dimensioni delle componenti protesiche in base al sesso: le donne, al contrario degli uomini, hanno ricevuto più frequentemente impianti di dimensioni minori.


Un altro contributo interessante arriva dagli Stati Uniti, dove è stato utilizzato un modello di simulazione epidemiologica per stimare la diffusione della protesi totale di ginocchio nella popolazione. Secondo questo studio, negli USA oltre 4 milioni di adulti vivono con una protesi al ginocchio, pari al 4,2% della popolazione sopra i 50 anni. Anche in questo caso la prevalenza risulta maggiore tra le donne (4,8%) rispetto agli uomini (3,4%) e aumenta progressivamente con l’età.


Un dato particolarmente rilevante riguarda il rischio cumulativo nel corso della vita: si calcola che circa 1 uomo su 14 e 1 donna su 10 dovranno sottoporsi a una protesi di ginocchio. Inoltre, oltre 1,5 milioni di persone operate hanno un’età compresa tra i 50 e i 69 anni: ciò significa che una parte consistente della popolazione dovrà affrontare, negli anni successivi, anche il rischio di dover ricorrere a interventi di revisione.


Come prepararsi all'intervento?


Prima dell’operazione, il chirurgo ortopedico effettuerà una visita ortopedica e potrebbe prescrivere anche degli esami strumentali come risonanza magnetica o radiografia. Inoltre, potrebbe essere necessario svolgere esami del sangue, elettrocardiogramma ed eventuali visite specialistiche. In alcuni casi potrebbe essere consigliata una visita odontoiatrica per ridurre il rischio che infezioni dentarie possano complicare il decorso post-operatorio.


Dovrai informare il medico rispetto ad eventuali farmaci assunti regolarmente: alcuni di questi potrebbero essere sospesi o sostituiti nei giorni precedenti l’intervento, specialmente anticoagulanti o antiaggreganti.


Come si svolge l'intervento?


L’intervento viene eseguito in anestesia spinale o generale e prevede diverse fasi. Il chirurgo rimuove le superfici cartilaginee danneggiate alle estremità del femore e della tibia, insieme a una piccola quantità di osso sottostante. A questo punto, lo specialista provvede a sostituire la cartilagine e l'osso con componenti metallici, così da ricreare la superficie articolare. L'inserimenti delle parti metalliche può avvenire tramite cementazione oppure possono essere inserite a pressione nell'osso.


Successivamente, si incide la superficie inferiore della rotula e la si riveste con un bottone di plastica. Infine, tra i componenti metallici viene inserito un distanziatore di plastica di grado medicale, così da creare una superficie liscia e scorrevole. Dopo l’intervento, il paziente viene monitorato in sala risveglio e poi trasferito in reparto.


Quali sono i rischi dell'intervento di protesi al ginocchio?


I rischi principali, seppur rari, sono i seguenti:


  • Infezione della ferita;
  • Lussazione dell'articolazione del ginocchio;
  • Frattura delle ossa intorno all'articolazione durante o dopo l'intervento;
  • Usura della protesi;
  • Danni temporanei o permanenti al nervo peroneo intorno al ginocchio;
  • Danni ai vasi sanguigni dietro al ginocchio;
  • Irrigidimento del ginocchio;
  • Infezione della protesi;
  • Anomalie nel processo di guarigione della ferita.


A seconda del tipo di complicazione che si verifica potrebbe essere necessario:


  • Effettuare un nuovo intervento chirurgico;
  • Rimuovere la protesi;
  • Amputare la gamba.


Quali sono i tempi di recupero dopo una protesi totale al ginocchio?


Il recupero dopo un’osteotomia del ginocchio richiede pazienza e una stretta collaborazione tra paziente, equipe medica e fisioterapisti. Nelle ore immediatamente successive all’intervento verrai monitorato in reparto.


Il decorso ospedaliero dura in media 7-10 giorni, durante i quali potrai già avviare un programma di mobilizzazione precoce. Muovere gambe e caviglie fin dal letto riduce il rischio di trombosi venosa e migliora la circolazione. Già dal secondo giorno, con l’aiuto di un fisioterapista, potrai cominciare a camminare con ausili (stampelle o deambulatore), per poi aumentare progressivamente il carico sul ginocchio operato in base alle indicazioni del chirurgo.


La ferita chirurgica viene protetta da medicazioni impermeabili, sostituite periodicamente, e i punti o le clip vengono rimossi dopo circa 10-14 giorni. È importante mantenere l’area pulita ed evitare immersioni in acqua fino alla completa guarigione.


Una volta a casa, dovrai proseguire il programma di riabilitazione svolgendo esercizi quotidiani utili per recuperare forza muscolare, mobilità articolare ed equilibrio.


Il recupero completo richiede in genere 2-5 mesi ma i tempi possono variare a seconda dell’età, delle condizioni generali di salute e della costanza nella fisioterapia. È normale avvertire stanchezza e dolore nelle prime settimane ma, pian piano, la funzione articolare migliorerà e potrai tornare a una vita quotidiana attiva.


fisioterapia dopo protesi totale ginocchio


Domande frequenti sulla protesi totale al ginocchio


Quanto dura un intervento di protesi totale al ginocchio?


Generalmente da 60 a 120 minuti.


Quanto costa una protesi totale al ginocchio?


In Italia, l’intervento è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale, se indicato dall’ortopedico. Nel settore privato i costi variano da 8.000 a 15.000 euro, a seconda della clinica e della tipologia di protesi utilizzata.


Quanto camminare dopo una protesi totale al ginocchio?


Il paziente è incoraggiato a camminare sin da subito, inizialmente con ausili. L’aumento della distanza deve essere progressivo e personalizzato in base alla tolleranza e al recupero.



Cosa non fare con protesi totale ginocchio?


È sconsigliato praticare attività ad alto impatto come corsa, salti, sport da contatto. Sono invece raccomandati nuoto, bicicletta, camminate ed esercizi a basso impatto.



Quanto dura la protesi totale al ginocchio?


Le protesi moderne hanno una durata media di 15-20 anni.


Qual è la differenza tra una protesi parziale e una protesi totale di ginocchio?


Per spiegare la differenza tra le due tipologie di protesi prendiamo in prestito le parole del Dott. Demetri Economedes, chirurgo esperto in sostituzioni articolari per anca e ginocchio, il quale si è espresso in questi termini nel corso di un'intervista pubblicata sul sito web di Caryortho.com: "Il ginocchio è suddiviso in tre compartimenti: mediale (interno), laterale (esterno) e femoro-rotuleo (articolazione della rotula). Se un paziente presenta degenerazione in un solo compartimento e sono soddisfatte le altre indicazioni, potrebbe essere un candidato per la sostituzione parziale del ginocchio. Nella sostituzione totale del ginocchio, come si può intuire dal nome, vengono sostituiti tutti i compartimenti".


Quali sono le alternative alla protesi totale di ginocchio?


In alcuni casi possono essere valutate terapie conservative o interventi alternativi:


AlternativeQuando sono indicate
Fisioterapia e farmaciArtrosi allo stato iniziale
Infiltrazioni (cortisoniche o acido ialuronico)Dolore e infiammazione moderata
OsteotomiaPazienti giovani con deformità localizzata (varo/valgo)
Protesi monocompartimentaleArtrosi limitata a un solo comparto del ginocchio


Fonti e bibliografia


  • Orthoinfo.aaos.org;
  • Weinstein, Alexander M et al. “Estimating the burden of total knee replacement in the United States.” The Journal of bone and joint surgery. American volume vol. 95,5 (2013): 385-92. doi:10.2106/JBJS.L.00206;
  • Bouhlala N, Belhouari M, Amezouar A, El Ouadghiri B, Boussaidane M. Total Knee Arthroplasty: Epidemiology and Statistics of 8 Years of Experience. World J Surg Surgical Res. 2024; 7:1555;
  • Caryortho.com.

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