Cos'è la Risonanza Magnetica al Ginocchio?
La Risonanza Magnetica al Ginocchio è un esame che si avvale di un campo magnetico, onde radio e un computer per produrre immagini dettagliate della parte interna dell'articolazione.
A cosa serve?
La Risonanza Magnetica al Ginocchio permette di diagnosticare o valutare un'ampia gamma di patologie e condizioni che riguardano questa articolazione, tra cui:
- Dolore al ginocchio, gonfiore, debolezza o sanguinamento nei tessuti all'interno e intorno all'articolazione;
- Danni a carico di cartilagine, menisco, legamenti o tendini:
- Lesioni al ginocchio legate ad attività sportive (lesione crociato anteriore o posteriore, distorsioni etc.);
- Fratture ossee non riscontrabili tramite radiografie o altri esami di imaging;
- Lesione o dolore alla rotula;
- Tumori a carico di ossa e articolazioni;
- Riduzione del movimento dell'articolazione del ginocchio;
- Danni da artrite;
- Accumulo di liquido all'interno dell'articolazione del ginocchio;
- Infezioni;
- Dolori post intervento di chirurgia del ginocchio;
- Complicazioni legate all'installazione di dispositivi chirurgici.
Quando farla?
L'ortopedico potrebbe prescrivere una risonanza magnetica al ginocchio non solo per diagnosticare una specifica condizione o patologia ma anche per decidere se la stessa debba essere trattata tramite un intervento di artroscopia o attraverso un'altra tipologia di procedura chirurgica. L'esame potrebbe essere necessario anche dopo l'intervento chirurgico, così da consentire allo specialista di monitorare i progressi e il percorso di guarigione del paziente.
Come prepararsi e vestirsi?
È bene rimuovere tutti gli oggetti metallici prima dell'inizio dell'esame, in quanto potrebbero crearsi delle interferenze con il campo magnetico della macchina. In particolare, andrebbero rimossi gioielli, orologi, forcine per capelli, piercing, cerniere lampo, carte di credito, apparecchi acustici. È preferibile indossare vestiti non dotati di oggetti metallici e facili da rimuovere.
Alcuni pazienti potrebbero avere all'interno del proprio corpo dispositivi medici con componenti metalliche. In casi del genere, conviene avvertire preventivamente sia l'ortopedico che il tecnico che dovrà svolgere l'esame. In alcuni casi, infatti, la risonanza magnetica potrebbe essere effettuata ugualmente. In altre circostanze, vale a dire in presenza di impianti cocleari, pacemaker e defribrillatori cardiaci, l'esame potrebbe essere sconsigliato.
Come si fa una Risonanza Magnetica al Ginocchio?
L'apparecchiatura generalmente utilizzata per le risonanze magnetiche ha l'aspetto di un grande tubo cavo. Al paziente verrà chiesto di indossare un camice ospedaliero e di sdraiarsi, in posizione supina, su un lettino che scorre all'interno del tubo. In alcuni casi, prima dell'inizio dell'esame, potrebbe essere iniettato nel braccio un mezzo di contrasto, utile per far sì che le immagini del ginocchio siano ancora più nitide.
A questo punto, il tecnico lascerà la stanza e, da una postazione esterna collegata ad un computer, darà il via all'esame. La presenza di un microfono consente al tecnico di parlare col paziente e di fornire a quest'ultimo le istruzioni. È importante cercare di rimanere il più possibile fermi, così da consentire alla macchina di acquisire immagini nitide del ginocchio.
Durante la risonanza magnetica il paziente non avvertirà dolore. L'unico reale fastidio, soprattutto per coloro che si sottopongono per la prima volta a questo tipo di esame, potrebbe essere legato ai rumori, simili a dei tonfi e ronzii, che l'apparecchiatura emette. Per ridurne l'impatto il tecnico potrebbe consegnare al paziente, prima dell'inizio dell'esame, delle cuffie o appositi tappi per le orecchie.
Al termine dell'esame, il paziente potrà immediatamente fare ritorno a casa o alle normali attività quotidiane. Il referto potrebbe essere consegnato nei giorni successivi alla risonanza e andrà sottoposto all'attenzione dello specialista che ha prescritto l'esame (presumibilmente l'ortopedico specializzato nel ginocchio).
Quali sono i rischi?
La risonanza magnetica non prevede l'utilizzo di radiazioni. Non risulterebbero evidenze scientifiche rispetto alla presenza di effetti collaterali derivanti da campi magnetici e onde radio.
Il tipo di mezzo di contrasto più comunemente utilizzato per le risonanze è il gadolinio. Le reazioni allergiche a questa sostanza sono rare. Le uniche controindicazioni riguardano i pazienti affetti da problemi renali e che necessitano di dialisi. In casi del genere, è fondamentale avvertire il proprio medico già nel corso della visita ortopedica. In questo modo, sarà l'ortopedico a valutare il da farsi e a consigliare eventualmente esami alternativi.
Dovrebbero informare preventivamente il proprio medico anche le donne in stato interessante e i pazienti che soffrono di claustrofobia. In entrambi i casi, l'esame potrebbe essere ugualmente svolto ma con l'utilizzo di maggiori precauzioni (ad esempio, senza iniezione di mezzo di contrasto per le donne incinte e con l'utilizzo di una leggera sedazione per i pazienti claustrofobici).
Qual è la durata di una RM al Ginocchio?
La durata media di una risonanza magnetica è stimata tra i 30 e i 60 minuti e potrebbe essere condizionata dell'entità delle lesioni e della nitidezza delle immagini visualizzate. Anche la collaborazione del paziente, in tal senso, è fondamentale. Nel corso dell'esame, ad esempio, il tecnico potrebbe chiedere al paziente di trattenere per pochi secondi il respiro, così da favorire l'acquisizione di immagini di ottima qualità.
Quanto costa una Risonanza al Ginocchio?
In Italia, il costo di una risonanza magnetica al ginocchio può variare tra gli 80 e i 200 euro ma il prezzo finale dipende da diversi fattori. Uno degli elementi principali da considerare è la potenza del macchinario utilizzato, espressa in tesla: una risonanza ad alto campo (1.5 o 3 tesla) garantisce immagini più dettagliate ma può comportare un costo maggiore rispetto a una risonanza a basso campo.
Alcune strutture offrono inoltre la possibilità di eseguire una risonanza magnetica al ginocchio aperta, particolarmente indicata per pazienti claustrofobici o anziani, che può incidere sul prezzo così come l'area geografica e la tipologia di struttura sanitaria (pubblica, privata o convenzionata).
Qual è la differenza tra radiografia del ginocchio e risonanza magnetica?
La differenza principale sta nel fatto che la radiografia consente di osservare esclusivamente le ossa del ginocchio. La risonanza magnetica, invece, oltre alle ossa offre la possibilità di ottenere immagini dettagliate anche di muscoli, tendini, cartilagine, legamenti e alcuni vasi sanguigni. Nel percorso che porta alla diagnosi di patologie a carico del ginocchio, in genere, la radiografia è l'esame di primo livello. Se l'esito dei raggi X non dovesse convincere o soddisfare pienamente l'ortopedico, è possibile procedere con altri esami, tra cui ecografia, TAC e, per l'appunto, risonanza magnetica.
Si può fare la risonanza magnetica con il ginocchio gonfio?
Sì, è assolutamente possibile effettuare una risonanza magnetica anche se il ginocchio appare gonfio. Anzi, in verità, il gonfiore è uno dei principali sintomi che potrebbero indurre lo specialista del ginocchio a prescrivere l'esame.