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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Lesione Crociato Posteriore (LCP): Sintomi, Dolore, Riabilitazione

Quando si parla di infortuni ai legamenti del ginocchio raramente ci si sofferma sulle lesioni al crociato posteriore. Esse sono, infatti, meno frequenti rispetto alla rottura del crociato anteriore o alle patologie che coinvolgono i legamenti collaterali. In questo articolo andremo, dunque, alla scoperta innanzitutto delle funzioni del legamento crociato posteriore. Cercheremo poi di descrivere cosa accade quando questo legamento si rompe in termini di sintomatologia, dolore e riabilitazione.


lesione crociato posteriore


Cos'è il Legamento Crociato Posteriore?


Il legamento crociato posteriore è uno dei due legamenti crociati del ginocchio ed è il legamento più voluminoso all'interno delle articolazioni del nostro corpo. Si trova nella parte posteriore del ginocchio, tra il femore e la tibia, e nel suo percorso si incrocia con l'altro legamento crociato (quello anteriore). Questo legamento svolge una funzione molto importante, in quanto impedisce la traslazione posteriore della tibia sul femore. Inoltre, è più resistente del legamento crociato anteriore e si infortuna con una frequenza molto più bassa.


Raramente una lesione del legamento crociato posteriore è isolata. Nella maggior parte dei casi, infatti, essa è associata a delle lesioni multilegamentose e a traumi ad alta energia che coinvolgono altre strutture del ginocchio (legamenti, osso, cartilagine). Gli addetti ai lavori sono soliti distinguere le lesioni del legamento crociato posteriore in quattro diverse categorie:


  • Grado I (rottura parziale del legamento);
  • Grado II (rottura parziale che si accompagna a lassità legamentosa);
  • Grado III (rottura totale e instabilità articolare);
  • Grado IV (rottura totale e danni a carico di altri legamenti del ginocchio).


Lesione Crociato Posteriore: Sintomi e Dolore


In genere, le lesioni del legamento crociato posteriore sono dolorose. L'intensità del dolore, però, non sempre è grave ma, in alcuni casi, potrebbe manifestarsi anche in forma lieve. Oltre al dolore, il paziente che ha subito la rottura del crociato posteriore potrebbe sperimentare sintomi come:


  • Gonfiore;
  • Rigidità;
  • Difficoltà a salire e scendere le scale;
  • Infiammazione;
  • Difficoltà a camminare.


Cause


Un evento traumatico è la principale causa di lesione del crociato posteriore. Eventi tipici che possono generare questo infortunio sono:


  • Forte colpo sulla parte anteriore del ginocchio;
  • Caduta sul ginocchio piegato;
  • Lussazione del ginocchio;
  • Ginocchio eccessivamente piegato all'indietro;
  • Atterraggio errato da un salto.


Diagnosi


Come per qualsiasi altra patologia, è fondamentale innanzitutto sottoporsi ad una visita ortopedica con uno specialista in ortopedia del ginocchio. L'anamnesi è un momento importante della visita perché consente al medico di contestualizzare i sintomi, considerando le condizioni generali di salute del paziente, eventuali traumi subiti di recente e il tipo di attività (sportiva o lavorativa) quotidianamente svolta.


Il consulto prosegue con l'esame obiettivo, nel corso del quale viene valutata nel dettaglio l'ampiezza del movimento. Se necessario, lo specialista potrebbe prescrivere esami diagnostici di approfondimento, tra cui:


  • Risonanza magnetica;
  • Radiografia;
  • TC.


La risonanza magnetica è l'esame più attendibile, in quanto favorisce una visione più nitida dei tessuti molli.


Trattamento


Una precisa diagnosi è fondamentale anche in considerazione del fatto che non sempre una lesione comporta, ai fini della guarigione, la necessità di intervenire chirurgicamente. La chirurgia è indicata espressamente quando la traslazione della tibia rispetto al femore è superiore a 8 mm rispetto al collaterale. Questa condizione causa, infatti, un'instabilità che è causa di diversi fastidi e problemi anche nello svolgimento di attività apparentemente semplici come salire o scendere le scale.


In generale, se la lesione è considerata lieve, il medico potrebbe proporre un trattamento conservativo che prevede l'impiego di stampelle o tutori nonché delle sedute di fisioterapia, utili per rafforzare e stabilizzare il ginocchio. È stato, tra l'altro, dimostrato che il rafforzamento dei quadricipiti (muscoli della parte anteriore della coscia) può essere fondamentale ai fini della guarigione.


Qualora (ma questo accade molto raramente) la lesione abbia coinvolto soltanto il crociato posteriore, ai fini della guarigione potrebbe essere sufficiente anche un trattamento con metodo RICE (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione).


Operazione


Nel caso in cui si opti per una ricostruzione, le tecniche chirurgiche sono sostanzialmente le stesse che si applicano anche in caso di lesione del crociato anteriore (artroscopia del ginocchio). L'intervento chirurgico di ricostruzione viene eseguito con un artroscopio. La chirurgia artroscopica, oltre ad essere meno invasiva rispetto alla tradizionale chirurgia a cielo aperto, garantisce tempi di recupero più rapidi.


In sostanza, ricostruire il legamento crociato posteriore significa procedere alla sostituzione del legamento stesso con un tendine. A tale scopo possono essere utilizzati vari tendini ma, nella maggior parte dei casi, la scelta ricade sui tendini gracile e semitendinoso. Non è da escludere a priori l'impiego del tendine rotuleo o di tendine proveniente da donatore cadavere, previa apposita richiesta da trasmettere alla banca dell'osso.


Si tratta di interventi che richiedono un elevato grado di precisione e, dunque, un'approfondita conoscenza dell'anatomia del ginocchio. Ecco perché è fondamentale interfacciarsi con chirurghi altamente competenti e specializzati in ortopedia e chirurgia del ginocchio.


Tempi di recupero e Riabilitazione


I tempi di recupero di una lesione del legamento crociato posteriore sono sovrapponibili a quelli relativi alla rottura del crociato anteriore. Se la lesione e lieve e l'intervento chirurgico non è necessario, il paziente potrebbe guarire anche in circa 10 giorni. I tempi di recupero, al contrario, variano enormemente in caso di lesione grave e, dunque, di operazione chirurgica.


Nella fase post-operatoria il primo mese è molto importante. In questa delicata fase, è necessario proteggere il ginocchio sia durante i movimenti che a riposo attraverso un supporto posteriore. In questo modo, si evita che la forza di gravità possa sfiancare il neo legamento del crociato posteriore.


In seguito all'avvenuta guarigione delle ferite chirurgiche è possibile cominciare il percorso di riabilitazione anche tramite idrokinesiterapia (esercizi riabilitativi da svolgere in acqua).


Se la lesione coinvolge un atleta, prima del ritorno all'attività agonistica è necessario effettuare una risonanza magnetica per accertarsi che il nuovo crociato posteriore si sia integrato con un'intensità di segnale simile a quella del crociato anteriore. I tempi di recupero per coloro che praticano sport di contatto sono di circa 4-8 mesi.

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