- Cos'è e com'è fatta una protesi parziale al ginocchio?
- Quando si fa la protesi parziale al ginocchio?
- Quali sono i pro e i contro delle protesi parziali al ginocchio?
- Come prepararsi all'intervento?
- Come si svolge l'intervento?
- Quali sono i rischi dell'intervento di protesi parziale al ginocchio?
- Quali sono i tempi di recupero dopo una protesi parziale al ginocchio?
- Domande frequenti sulla protesi parziale al ginocchio
Cos'è e com'è fatta una protesi parziale al ginocchio?
La protesi parziale di ginocchio è un intervento chirurgico in cui si sostituisce solo la parte del ginocchio danneggiata dall’artrosi o da altre patologie degenerative, preservando i compartimenti sani. L’obiettivo è quello di ridurre il dolore, migliorare la funzionalità articolare e permettere al paziente di tornare a uno stile di vita attivo, con un recupero più rapido.
Quando si fa la protesi parziale al ginocchio e a cosa serve?
La protesi parziale è un'opzione utile per il trattamento dell’artrosi localizzata del ginocchio, cioè quando il danno interessa solo un compartimento. Non è quindi indicata per forme avanzate che coinvolgono l'intera articolazione. In particolare, questo tipo di protesi permette di:
- Ridurre il dolore cronico non più controllabile con terapie conservative;
- Migliorare la mobilità del ginocchio senza sacrificare tessuti e legamenti sani;
- Ritardare o evitare una protesi totale.
La protesi parziale di ginocchio è generalmente indicata in pazienti che presentano:
- Artrosi monocompartimentale (di solito compartimento mediale);
- Legamenti crociati (in particolare il legamento crociato anteriore) in buone condizioni;
- Buon allineamento dell’arto (assenza di deformità gravi come ginocchio varo o valgo avanzato);
- Dolore e limitazioni funzionali importanti, non risolti da fisioterapia, infiltrazioni o farmaci.
Non è invece indicata in caso di artrosi diffusa, artrite reumatoide, obesità grave o instabilità legamentosa.
Generalmente la protesi parziale è consigliata a pazienti che:
- Hanno tra i 50 e i 70 anni;
- Svolgono una vita attiva ma non praticano sport ad alto impatto;
- Ambiscono a recuperare in tempi brevi funzionalità, mobilità e fluidità dei movimenti.
Anche i pazienti più giovani, però, mostrano interesse verso le protesi parziali. Un recente studio ha analizzato in modo sistematico i risultati clinici e funzionali della protesi parziale di ginocchio nei pazienti con meno di 60 anni.
La revisione ha preso in esame 17 studi che nel complesso hanno valutato oltre 2000 protesi parziali di ginocchio, con un follow-up fino a 15 anni dall’operazione. I risultati sono stati molto incoraggianti: i punteggi che misurano la funzionalità e la stabilità del ginocchio sono passati in media da 45 punti prima dell’intervento a quasi 90 punti dopo, un miglioramento netto che testimonia una riduzione del dolore e un significativo recupero delle capacità motorie.
Non solo: la sopravvivenza delle protesi, cioè la durata nel tempo senza necessità di sostituzione, è risultata molto elevata. Dopo 10 anni dall’intervento, tra l’86% e il 96,5% degli impianti era ancora perfettamente funzionante. Le complicanze sono state relativamente rare con soli 92 casi di revisione (cioè sostituzione della protesi) e 7 interventi minori, un dato che conferma l’affidabilità della procedura e la sua efficacia anche in pazienti più giovani.
Quali sono i pro e i contro delle protesi parziali al ginocchio?
Come ogni intervento chirurgico, anche la protesi parziale presenta vantaggi e limiti da valutare attentamente.
Pro | Contro |
Recupero più rapido rispetto alla protesi totale | Non adatta a tutti i pazienti |
Dolore post-operatorio generalmente minore | Indicata solo per chi ha danno isolato in una parte del ginocchio |
Ritorno precoce alle attività quotidiane | Richiede una buona stabilità complessiva del ginocchio |
Conservazione di una maggiore parte della struttura naturale del ginocchio | Possibili complicanze: infezioni, coaguli di sangue, problemi di durata dell’impianto |
Sensazione di movimento più naturale | Può rendersi necessario un futuro passaggio alla protesi totale in caso di progressione dell'artrosi |
Come prepararsi all'intervento?
L'iter che porta ad una procedura chirurgica come la protesi parziale di ginocchio si compone di diverse fasi. Generalmente, si arriva a una decisione del genere dopo aver constatato il fallimento di uno o più approcci conservativi.
In ogni caso, serve sempre una valutazione da parte di un ortopedico specialista del ginocchio, cosa che generalmente avviene nel corso di una visita ortopedica. In alcune circostanze, potrebbe essere necessario svolgere degli esami di approfondimento come radiografie o risonanze magnetiche per verificare l’estensione del danno articolare.
Nel momento in cui il chirurgo ti proporrà la soluzione chirurgica e tu la accetterai, si metterà in moto l'iter legato all'intervento. Oltre ai vari controlli di routine da svolgere prima di qualsiasi operazione chirurgica (elettrocardiogramma, analisi del sangue, visita anestesiologica etc.) è importante comunicare al medico eventuali farmaci regolarmente assunti, alcuni dei quali potrebbero essere sospesi.
Come si svolge l'intervento?
L’intervento di protesi parziale al ginocchio consiste nella sostituzione della sola parte danneggiata dell’articolazione. Viene effettuato in anestesia spinale o generale.
La procedura chirurgica è stata efficacemente descritta dal Dott. Charles Toman, chirurgo ortopedico specializzato in medicina sportiva, conservazione delle articolazioni e protesi articolari mini-invasive, in un articolo pubblicato sul suo sito Tomanortho.com: "Il paziente viene posizionato in decubito supino e si applica un laccio emostatico (tourniquet) alla coscia per limitare la perdita ematica. Successivamente si pratica un’incisione (di solito intorno ai 7 cm, più piccola nel caso di tecnica artroscopica) per esporre l’articolazione. Le estremità ossee del femore e della tibia vengono modellate con seghe o frese; vengono quindi inseriti componenti di prova per verificarne l’adattamento e l’allineamento. Se il risultato è soddisfacente, si posizionano i componenti definitivi femorale e tibiale, con o senza cemento. Infine, si chiude accuratamente la ferita".
Quali sono i rischi dell'intervento di protesi parziale al ginocchio?
Come ogni intervento chirurgico, anche la protesi parziale al ginocchio comporta alcuni rischi. Tra i più comuni troviamo:
- Infezioni;
- Trombosi venosa profonda;
- Rigidità articolare;
- Dolore persistente;
- Usura precoce della protesi;
- Necessità di una revisione chirurgica.
Si tratta, comunque, di complicazioni piuttosto rare. In ogni caso, rispetto alla protesi totale, la protesi parziale è associata a un recupero più rapido e a un rischio minore di complicazioni.
Quali sono i tempi di recupero dopo una protesi parziale al ginocchio?
Il recupero è generalmente più veloce rispetto a quello della protesi totale. Già dopo 24-48 ore il paziente può iniziare a camminare con l’aiuto di stampelle. Dopo circa 3-4 settimane è possibile tornare a svolgere attività quotidiane leggere, mentre la fisioterapia guidata aiuta a recuperare forza e mobilità.
Un ritorno a sport a basso impatto, come nuoto, ciclismo o camminata, è possibile entro 2-3 mesi. In media, il recupero completo si raggiunge in 2-5 mesi.
Domande frequenti sulla protesi parziale al ginocchio
Quanto dura un intervento di protesi parziale al ginocchio?
Mediamente, un intervento di protesi parziale al ginocchio dura tra i 60 e i 120 minuti.
Quanto costa una protesi parziale al ginocchio?
Il costo varia a seconda che l’intervento venga eseguito in una struttura pubblica o privata. In ospedale pubblico, l’operazione è coperta dal Servizio Sanitario Nazionale, salvo ticket e spese accessorie. In clinica privata, il prezzo può variare dai 7.000 ai 15.000 euro, a seconda della tipologia di protesi e dei servizi inclusi.
Quanto camminare dopo una protesi parziale al ginocchio?
Nei primi giorni si cammina per brevi tratti, con l’aiuto di fisioterapisti e stampelle. Con il trascorrere delle settimane, potrai progressivamente aumentare le distanze.
Cosa non fare con protesi parziale ginocchio?
È sconsigliato praticare sport ad alto impatto come corsa, calcio, sci e tennis, che possono accelerare l’usura della protesi. Meglio preferire attività a basso impatto (nuoto, bicicletta, ginnastica dolce). È bene evitare anche movimenti bruschi o carichi eccessivi.
Quanto dura la protesi parziale al ginocchio?
Mediamente, la durata si attesta sui 10-15 anni ma non è da escludere una maggiore longevità.
Qual è la differenza tra una protesi parziale e una protesi totale di ginocchio?
Protesi parziale | Protesi totale |
Un solo compartimento del ginocchio coinvolto | Coinvolgimento dell'intera articolazione |
Minore invasività | Maggiore invasività |
Recupero più rapido (4-6 settimane per attività quotidiane) | Più lungo (2-3 mesi per attività quotidiane) |
Sensazione articolare più naturale | Sensazione articolare meno naturale |
Durata media 10-15 anni | Durata media 15-20 anni |
Minore rischio di complicanze | Maggiore rischio di complicanze |
Soluzione ideale in caso di artrosi localizzata | Soluzione ideale in caso di artrosi diffusa o gravi deformità |
Quali sono le alternative alla protesi parziale di ginocchio?
Prima di ricorrere alla chirurgia, è possibile ricorrere alla terapia conservativa (fisioterapia, infiltrazioni di acido ialuronico o PRP, farmaci antidolorifici e tutori). In alcuni casi, anche l’osteotomia del ginocchio può rappresentare un’alternativa chirurgica utile, soprattutto nei pazienti più giovani.
Fonti e bibliografia
- Kyriakidis, Theofylaktos et al. “Unicompartmental knee arthroplasty in patients under the age of 60 years provides excellent clinical outcomes and 10-year implant survival: a systematic review : A study performed by the Early Osteoarthritis group of ESSKA-European Knee Associates section.” Knee surgery, sports traumatology, arthroscopy : official journal of the ESSKA vol. 31,3 (2023): 922-932. doi:10.1007/s00167-022-07029-9;
- Orthoinfo.aaos.org;
- Tomanortho.com.