- Cos'è l'artrocentesi al ginocchio?
- Quando fare l'artrocentesi al ginocchio?
- Come si fa l'artrocentesi al ginocchio?
- Quali sono i vantaggi dell'artrocentesi al ginocchio?
- Quali sono i rischi dell'artrocentesi al ginocchio?
- Quanto costa un'artrocentesi al ginocchio?
- Domande frequenti sull'artrocentesi al ginocchio
Cos'è l'artrocentesi al ginocchio?
L'artrocentesi del ginocchio è una procedura mininvasiva che può essere utilizzata sia per la diagnosi che per il trattamento di alcune patologie del ginocchio. Consiste nell'aspirare, attraverso un ago, del liquido dall'articolazione. In questo articolo ci concentreremo prevalentemente sull'artrocentesi del ginocchio ma è importante sapere che tale procedura può essere utilizzata anche per altre articolazioni, come ad esempio l'anca oppure il gomito.

Quando fare l'artrocentesi al ginocchio?
L'artrocentesi al ginocchio potrebbe essere consigliata da un ortopedico del ginocchio allo scopo di:
- Diagnosticare la causa di un versamento sinoviale (artrite settica, artropatie da cristalli, malattie infiammatorie articolari);
- Rimuovere un versamento sinoviale;
- Consentire la somministrazione di corticosteroidi (spesso in associazione con anestetico locale).
Come si fa l'artrocentesi al ginocchio?
L’artrocentesi del ginocchio è una procedura ambulatoriale che può essere eseguita nello studio medico o in ambiente ospedaliero e che non richiede una particolare preparazione.
Il paziente viene posizionato supino, con il ginocchio completamente esteso o leggermente flesso (circa 15–20°), eventualmente con un asciugamano sotto l’articolazione per maggiore comfort e stabilità. Dopo aver sterilizzato la cute con clorexidina o povidone iodio e rimosso il disinfettante con una garza alcolica, il medico anestetizza localmente la zona di ingresso dell’ago, prima in superficie e poi in profondità, senza penetrare lo spazio articolare.
L’ago viene inserito anteromedialmente o anterolateralmente, appena sotto il margine superiore della rotula, dirigendolo posteriormente verso la fossa intercondiloidea. Il medico può utilizzare una guida ecografica o fluoroscopica per inserire l'ago in modo più preciso e ridurre il rischio di contatto con la cartilagine articolare.
Dopo l'ingresso nella cavità articolare, il liquido sinoviale viene aspirato con una siringa da 20–60 mL. In caso di versamenti abbondanti, tramite una pinza emostatica, è possibile sostituire la siringa mantenendo l’ago in sede. Se necessario, attraverso lo stesso accesso, è possibile iniettare farmaci intra-articolari, come anestetici o corticosteroidi. Dopo l’aspirazione, il fluido può essere inviato al laboratorio per verificare la presenza di:
- Segni di infezione (batteri o un alto numero di globuli bianchi);
- Segni di lesione (sanguinamento articolare);
- Depositi di cristalli correlati a gotta o pseudogotta.
A fine procedura, l’ago viene rimosso e la sede di puntura coperta con un cerotto sterile. Si consiglia di applicare ghiaccio, limitare il carico articolare e, se indicato, assumere FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) per il dolore. Se è stato iniettato un anestetico, l’articolazione va mantenuta a riposo per 4–8 ore; se è stato somministrato un corticosteroide, il riposo va prolungato per 24–48 ore.
Uno studio ha confrontato l’efficacia dell’artrocentesi del ginocchio eseguita con guida ecografica con la tecnica tradizionale basata su punti di repere anatomici, in pazienti adulti con dolore o versamento articolare. Rispetto alla tecnica tradizionale l’artrocentesi ecoguidata ha mostrato:
- Maggiore accuratezza procedurale;
- Minore dolore durante la procedura;
- Maggiore volume di liquido aspirato;
- Riduzione del dolore a 2 settimane dopo l’iniezione.
Non sono invece emerse differenze significative nella durata della procedura tra le due tecniche. L’artrocentesi del ginocchio eseguita sotto guida ecografica risulta dunque più precisa, meno dolorosa e più efficace nel ridurre i sintomi rispetto alla tecnica basata sui reperi anatomici.
Inoltre, a parità di durata della procedura, consente di aspirare un maggior volume di liquido articolare. Anche gli ortopedici del ginocchio accreditati presso EccellenzaMedica.it, sito di prenotazioni mediche online, concordano sulla maggiore efficacia dell'artrocentesi del ginocchio effettuata sotto guida ecografica.
Quali sono i vantaggi dell'artrocentesi al ginocchio?
L'artrocentesi al ginocchio è una procedura che offre diversi importanti vantaggi. Innanzitutto, parliamo di una procedura che è sia diagnostica che operativa. Inoltre, grazie all'artrocentesi è possibile ridurre il gonfiore al ginocchio. Dobbiamo, infatti, considerare che quando il ginocchio è oggetto di una infiammazione il paziente potrebbe sperimentare gonfiore, sintomo che consiste proprio in un eccesso di liquido all'interno dell'articolazione.
L'artrocentesi è, inoltre, una procedura che permette di preparare il ginocchio in vista di un'infiltrazione. Le infiltrazioni rappresentano un'opzione conservativa per il trattamento del dolore al ginocchio, spesso l'ultima soluzione prima di prendere in considerazione un intervento chirurgico. Aspirando il liquido in eccesso è possibile creare lo spazio per le iniezioni di:
Quali sono i rischi dell'artrocentesi al ginocchio?
L'artrocentesi è una procedura abbastanza sicura. Nonostante ciò, è importante considerare anche i possibili, seppur rari, rischi tra cui infezioni, reazioni allergiche all'anestesia, sanguinamento, riacutizzazione post-iniezione, gonfiore e dolore.
| Pro | Contro |
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Quanto costa un'artrocentesi al ginocchio?
Il costo di un'artrocentesi al ginocchio oscilla in media tra i 50 e i 150 €.

Domande frequenti sull'artrocentesi al ginocchio
Quale via d'accesso è indicata per l'artrocentesi del ginocchio?
La via d’accesso più utilizzata per l’artrocentesi del ginocchio è quella anteromediale o anterolaterale, appena sotto il margine superiore della rotula.
Aspirare liquido dal ginocchio fa male?
L’artrocentesi del ginocchio non è generalmente dolorosa, poiché la zona viene anestetizzata localmente prima dell’inserimento dell’ago. Durante la procedura potresti avvertire solo una leggera pressione o un fastidio momentaneo. Dopo l’artrocentesi, per alcune ore l’articolazione potrebbe risultare un po’ dolente o gonfia. Per alleviare i sintomi è possibile applicare ghiaccio e assumere antinfiammatori (previa prescrizione medica).
Cosa devo fare dopo l'artrocentesi al ginocchio?
Dopo l’artrocentesi lo specialista copre la zona con una medicazione sterile e può consigliare di tenere a riposo il ginocchio per un certo periodo, in base alla causa del versamento e al tipo di trattamento effettuato. In genere è raccomandato:
- Applicare ghiaccio nelle ore successive per ridurre dolore e gonfiore;
- Limitare il carico articolare per 24–48 ore, soprattutto se è stato iniettato un corticosteroide;
- Assumere FANS o analgesici, se prescritti;
- Mantenere la ferita pulita e asciutta fino a completa guarigione.
Se il gonfiore o il dolore peggiorano dopo 12 ore, o compare arrossamento e febbre, è importante contattare subito il medico, perché potrebbe trattarsi di una reazione infettiva.
Quanto dura l'artrocentesi al ginocchio?
La durata dell'artrocentesi al ginocchio è di circa 10-15 minuti.
Fonti e bibliografia
- Wu, Tao et al. “Ultrasound-guided versus landmark in knee arthrocentesis: A systematic review.” Seminars in arthritis and rheumatism vol. 45,5 (2016): 627-32. doi:10.1016/j.semarthrit.2015.10.011.

