- Quali sono le cause del dolore notturno al ginocchio?
- Perché il dolore al ginocchio tende a peggiorare di notte?
- Come trattare il dolore al ginocchio di notte?
- Quali sono gli esercizi consigliati?
- Quando è necessario contattare un ortopedico del ginocchio?
- Come prevenire i dolori?
- Domande Frequenti
Il dolore al ginocchio notturno è una condizione molto comune che può colpire persone di tutte le età. Durante il giorno, il movimento e gli impegni della quotidianità potrebbero attenuare la percezione del dolore. Ma di notte, quando si è sdraiati a letto, quel fastidio può diventare più evidente, intenso, difficile da ignorare.
Può trattarsi di un dolore sordo e costante, di fitte improvvise al cambio di posizione o di un fastidio pulsante che non lascia riposare. Le cause possono essere molte, non necessariamente legate alla presenza di una vera e propria patologia. Comprendere cosa scatena il dolore è il primo passo per eliminarlo e tornare a dormire serenamente.
Quali sono le cause del dolore notturno al ginocchio?
Il dolore al ginocchio che peggiora quando ci si sdraia può dipendere da condizioni infiammatorie, sovraccarichi accumulati durante il giorno, piccoli traumi o persino dalla posizione in cui si dorme. Di notte il movimento si riduce, la circolazione rallenta e l’infiammazione tende ad aumentare, rendendo ogni fastidio più evidente. Ecco le cause più comuni:
- Artrosi del ginocchio. L’usura della cartilagine causa l'aumento dell’attrito tra le ossa. Il dolore diventa più evidente a riposo a causa della riduzione della lubrificazione articolare;
- Artrite reumatoide, condizione autoimmune che provoca infiammazione costante. Le riacutizzazioni spesso peggiorano durante il sonno;
- Gotta. L’accumulo di cristalli di acido urico può causare attacchi improvvisi e molto dolorosi, anche notturni;
- Tendinite. L’infiammazione dei tendini peggiora quando il ginocchio resta immobile per molte ore;
- Borsite. Le borse infiammate favoriscono l'aumento della pressione interna nell’articolazione, causando dolore soprattutto da sdraiati;
- Sovraccarico o attività intensa. Uno sforzo eccessivo può provocare micro-infiammazioni che si manifestano principalmente nelle ore notturne;
- Lesioni del menisco o distorsioni. Gonfiore e liquido infiammatorio fanno aumentare il dolore durante il riposo, quando il sangue ristagna nella zona lesa;
- Posizioni scorrette durante il sonno. Dormire sul fianco o con le ginocchia piegate può mettere in torsione l’articolazione o comprimere i tessuti;
- Sindrome di Osgood-Schlatter e dolori di crescita (bambini e adolescenti). L’infiammazione della tuberosità tibiale può peggiorare nelle ore serali e durante il sonno.
| Causa | Descrizione sintetica |
| Artrosi | Usura della cartilagine che provoca dolore e rigidità, spesso peggiori la sera. |
| Artrite reumatoide | Infiammazione autoimmune che può causare dolore più intenso a riposo. |
| Gotta | Cristalli di acido urico che scatenano dolore improvviso e forte, anche di notte. |
| Borsite | Infiammazione delle borse che aumenta la pressione sul ginocchio a riposo. |
| Tendinite | Tendini irritati dopo sforzi o sovraccarico, con dolore che peggiora da sdraiati. |
| Lesione del menisco | Gonfiore e infiammazione post-trauma che risultano più evidenti la notte. |
| Ginocchio del corridore | Dolore legato a sovraccarico che può acuirsi a riposo. |
| Sindrome di Osgood-Schlatter | Dolore da crescita nei giovani, più frequente la sera/notte. |
Uno studio esplorativo ha analizzato quanto sia diffuso e come si manifesti il dolore notturno nei pazienti con artrosi di ginocchio o anca. I ricercatori hanno raccolto dati tramite un questionario online. È emerso che il dolore notturno è molto comune: il 75% dei partecipanti lo sperimentava regolarmente. Si tratta di dati in linea con le rilevazioni che il sito di prenotazioni mediche online EccellenzaMedica.it ha effettuato presso i centri di ortopedia del ginocchio accreditati.

Perché il dolore al ginocchio tende a peggiorare di notte?
Molte persone notano che il dolore al ginocchio diventa più intenso proprio quando si coricano. A influire sull'aumento della percezione del dolore notturno sono diversi meccanismi fisiologici tra cui:
- Riduzione del movimento e della circolazione: quando ti sdrai e resti fermo, il ginocchio riceve meno sangue e meno lubrificazione. Ciò favorisce rigidità e dolore, come quando ti alzi dopo essere rimasto seduto a lungo;
- Aumento dell’infiammazione notturna: durante il sonno i livelli di cortisolo (un ormone naturale antinfiammatorio) si abbassano. Il risultato è un aumento dell’infiammazione e quindi del dolore, soprattutto in caso di artrosi, borsite o tendinite;
- Maggiore attenzione alle sensazioni dolorose: di notte non ci sono distrazioni. Il cervello “amplifica” i segnali dolorosi e la percezione del dolore diventa più intensa;
- Stress, tensione muscolare e sonno di scarsa qualità: lo stress fa irrigidire i muscoli e peggiora la sensazione dolorosa. A sua volta, dormire male aumenta la sensibilità al dolore, creando un circolo vizioso;
- Posizioni scorrette durante il sonno: dormire sul fianco con un ginocchio sull’altro, o tenere le gambe piegate per ore, può comprimere l’articolazione e aumentare il fastidio;
- Surriscaldamento: coperte pesanti e calore in eccesso possono aumentare l’infiammazione locale e peggiorare il dolore;
- Maggiore sensibilità nei pazienti con artrosi: studi recenti mostrano che molte persone con artrosi percepiscono il dolore notturno in modo diverso rispetto al dolore diurno, probabilmente per differenze nei meccanismi di infiammazione e nella percezione del dolore.
Come trattare il dolore al ginocchio di notte?
Quando il dolore al ginocchio disturba il sonno, ci sono diverse strategie concrete che possono alleviare il fastidio e migliorare la qualità del riposo. Ecco le più importanti:
- Restare attivi durante il giorno. Un’attività moderata mantiene le articolazioni mobili e migliora la circolazione. L’importante è evitare sforzi intensi nelle ore precedenti al sonno;
- Utilizzare il calore prima di dormire. Una borsa dell’acqua calda o un cuscino termico possono rilassare i muscoli e migliorare la circolazione, riducendo la rigidità serale;
- Fare stretching leggero serale. Piccoli movimenti lenti aiutano ad allentare tensioni e rigidità, riducendo la probabilità di risvegli notturni legati al dolore;
- Ridurre lo stress. Tecniche come respirazione profonda, musica rilassante o meditazione diminuiscono la tensione muscolare e migliorano la qualità del sonno;
- Ghiaccio: ideale per ridurre infiammazione e gonfiore;
- Modificare la posizione del sonno.
Anche piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza:
- Se dormi sul fianco, metti un cuscino tra le ginocchia per mantenere l’allineamento;
- Se dormi sulla schiena, posiziona un cuscino sotto le ginocchia per tenere il ginocchio leggermente flesso;
- Evita coperte pesanti che possono favorire surriscaldamento e aumentare l’infiammazione;
- Migliorare l’igiene del sonno;
- Evitare pasti pesanti la sera;
- Ridurre l’uso di dispositivi elettronici;
- Tenere la camera fresca e buia
- Evitare lunghi pisolini pomeridiani.
Quando necessario, il medico può consigliare trattamenti che aiutano a gestire il dolore. Ci riferiamo ai farmaci antinfiammatori come ibuprofene o naprossene, utili per ridurre dolore e gonfiore. Ricordiamo, però, che i farmaci vanno utilizzati solo per periodi brevi, sempre previa parere medico. Alcuni pazienti possono trarre beneficio anche da prodotti a base di melatonina.
Nei casi di artrosi, lesioni meniscali, tendiniti croniche o dopo un trauma è molto importante seguire un percorso di fisioterapia per recuperare mobilità e ridurre il dolore.
| Cosa fare | Cosa evitare |
| Usare cuscini tra o sotto le ginocchia | Dormire sul fianco senza supporto |
| Applicare calore o ghiaccio prima di dormire | Attività intense nelle ore serali |
| Mantenere una posizione neutra e comoda | Piegare troppo le ginocchia durante la notte |
| Svolgere esercizi di stretching leggero | Coprirsi con coperte pesanti (favoriscono l’infiammazione) |
| Assumere farmaci prescritti o FANS (se indicato dal medico) | Ignorare dolore persistente o gonfiore |
Quali sono gli esercizi consigliati?
Gli esercizi possono fare una grande differenza nel ridurre il dolore notturno al ginocchio, soprattutto quando il fastidio è causato da rigidità, infiammazione o sovraccarico durante la giornata. Muovere l’articolazione in modo controllato aiuta a mantenere una buona lubrificazione del ginocchio, a ridurre la tensione muscolare e a prevenire quel “blocco” tipico che si avverte quando ci si sdraia.
L’obiettivo degli esercizi serali non è “allenarsi”, ma rilassare l’articolazione, migliorare la circolazione e diminuire il carico sulle strutture irritate. Ecco gli esercizi più utili, semplici e sicuri:
- Stretching dei muscoli posteriori della coscia;
- Stretching del quadricipite;
- Estensioni passive del ginocchio;
- Sollevamento della gamba tesa;
- Squat a muro;
- Esercizi in acqua.
Quando è necessario contattare un ortopedico del ginocchio?
Il dolore al ginocchio durante la notte può essere fastidioso, ma in molti casi è legato a infiammazioni, sovraccarichi o disturbi non gravi e gestibili a casa. Vi sono, però, situazioni in cui il dolore notturno può indicare un problema più serio che richiede la valutazione di un ortopedico del ginocchio. Prestare attenzione ai segnali d’allarme è fondamentale per evitare un peggioramento del quadro clinico o complicazioni future. Rivolgiti subito a un medico se noti uno di questi sintomi:
- Impossibilità di sostenere il peso sulla gamba;
- Dolore molto intenso che dura più di 48 ore;
- Impossibilità di piegare o estendere completamente il ginocchio;
- Sensazione di ginocchio che cede, instabile o che dà l’idea di scappare;
- Deformità visibile o cambiamento evidente nella forma del ginocchio;
- Scricchiolii o scatti dolorosi;
- Gonfiore marcato, arrossamento e calore;
- Febbre associata a dolore al ginocchio.
Anche se non hai sintomi gravi, dovresti comunque programmare una visita ortopedica se:
- Il dolore notturno si ripete da più di 2 settimane;
- Il ginocchio si gonfia dopo l’attività fisica;
- Hai difficoltà a camminare la mattina o dopo essere stato seduto a lungo;
- Il dolore ti sveglia frequentemente durante la notte;
- Hai già una diagnosi di artrosi e i sintomi stanno peggiorando;
- Avverti rigidità crescente o una riduzione della mobilità articolare.
Come prevenire i dolori?
Prevenire il dolore notturno al ginocchio significa intervenire sulle cause che lo generano durante il giorno. Piccoli cambiamenti nello stile di vita possono ridurre in modo significativo l’infiammazione, lo stress articolare e la frequenza dei risvegli notturni dovuti al dolore. L’obiettivo è proteggere il ginocchio nel lungo periodo, migliorando mobilità, stabilità e qualità del sonno. Ecco le strategie più efficaci:
- Mantieni un peso corporeo sano;
- Pratica esercizio regolare a basso impatto (camminate leggere, nuoto e cyclette rafforzano la muscolatura che sostiene il ginocchio e migliorano la lubrificazione articolare);
- Segui una dieta antinfiammatoria (pesce azzurro, verdure a foglia verde, frutti rossi) e resta idratato;
- Utilizza calzature con buon supporto dell’arco plantare, ammortizzazione adeguata e suole stabili.

Domande frequenti
Il dolore notturno al ginocchio è un segno di artrosi?
Non sempre, ma l’artrosi è una delle cause più comuni. C'è, però, da dire che anche infiammazioni, tendiniti, borsiti o piccoli traumi possono provocarlo.
Qual è la posizione migliore per dormire con dolore al ginocchio?
Le posizioni migliori sono:
- Sul fianco con un cuscino tra le ginocchia;
- Sulla schiena con un cuscino sotto le ginocchia;
- Entrambe riducono la pressione sull’articolazione.
Devo preoccuparmi se il ginocchio pulsa o brucia durante la notte?
Non sempre, ma se il dolore è intenso, frequente, associato a gonfiore, arrossamento o difficoltà a muovere la gamba, è meglio consultare un ortopedico.
Fonti e bibliografia
- van Berkel, Annemaria C et al. “Nocturnal pain, is the pain different compared with pain during the day? An exploratory cross-sectional study in patients with hip and knee osteoarthritis.” Family practice vol. 40,1 (2023): 75-82. doi:10.1093/fampra/cmac074.

