- Cosa sono le cisti di Baker al ginocchio?
- Quali sono i sintomi della cisti di Baker?
- Perché si formano le cisti di Baker? Le cause
- Come si diagnostica?
- Come si cura la cisti di Baker al ginocchio?
- Quanto dura la cisti di Baker?
- Quanto tempo ci vuole per guarire dalla cisti di Baker?
- Domande Frequenti
Cosa sono le cisti di Baker al ginocchio?
Una cisti di Baker, chiamata anche cisti poplitea, è una sacca piena di liquido sinoviale che si forma nella parte posteriore del ginocchio, nella cosiddetta fossa poplitea. Il liquido sinoviale è il lubrificante naturale dell’articolazione, fondamentale per permettere movimenti fluidi e ridurre l’attrito tra le strutture del ginocchio.
La cisti si sviluppa quando il corpo produce una quantità eccessiva di liquido sinoviale. Questo liquido, non potendo espandersi all’interno dell’articolazione, tende a fuoriuscire attraverso una sorta di “valvola naturale” situata nella parte posteriore della capsula articolare.
È importante sottolineare che la cisti di Baker è una condizione benigna: non è un tumore, non è una malattia in senso stretto e non rappresenta un segno di cancro. In ogni caso, è sempre importante richiedere il parere di uno specialista per ottenere una diagnosi precisa ed escludere patologie potenzialmente più gravi.
Come confermato da diversi studi scientifici, nonché dalle rilevazioni effettuate dal sito di prenotazioni mediche online EccellenzaMedica.it, sono considerati più a rischio di contrarre la cisti di Baker soggetti di età compresa tra i 35 e i 70 anni.

Quali sono i sintomi della cisti di Baker?
Il sintomo più comune della cisti di Baker è la presenza di un gonfiore morbido o una tumefazione nella parte posteriore del ginocchio. Questo rigonfiamento può essere più evidente con la gamba in estensione o quando si trascorre molto tempo in piedi.
Inoltre, vi sono cisti talmente piccole da non causare alcun sintomo e che vengono scoperte per caso durante una visita o un esame diagnostico eseguito per altri motivi. Quando la cisti provoca disturbi, i sintomi più comuni sono:
- Dolore al ginocchio: può essere lieve e sordo o più intenso, soprattutto durante l'estensione o la flessione completa della gamba. Spesso il dolore è legato alla patologia che ha originato la cisti;
- Rigidità o sensazione di tensione dietro al ginocchio, che tende a peggiorare con l’attività fisica o dopo essere rimasti in piedi per troppo tempo;
- Difficoltà a piegare o estendere completamente il ginocchio, soprattutto se la cisti è di dimensioni importanti;
- Sensazione di “pienezza” o pressione nella parte posteriore dell’articolazione;
- Gonfiore che può estendersi al ginocchio, al polpaccio o, più raramente, alla coscia;
- Click o scrosci articolari durante il movimento.
In alcuni casi, una cisti molto grande può esercitare pressione su nervi o vasi sanguigni, causando:
- Dolore più intenso;
- Debolezza;
- Formicolio o intorpidimento.
In situazioni estremamente rare la cisti può rompersi: quando ciò accade il fluido si riversa nel polpaccio, causando dolore acuto e gonfiore improvviso, sintomi che possono somigliare a quelli di una trombosi venosa profonda. In caso di gonfiore e dolore crescente al polpaccio, è fondamentale rivolgersi subito a un medico per escludere problemi più gravi.
Perché si formano le cisti di Baker? Le cause
La cisti di Baker si forma quando all’interno del ginocchio si crea un eccesso di liquido sinoviale, generalmente in risposta a un processo infiammatorio, irritazione o danno delle strutture articolari. Nella maggior parte degli adulti, la cisti è quindi una manifestazione secondaria di un problema del ginocchio. Le cause più comuni sono:
- Artrosi del ginocchio (osteoartrosi): l’usura progressiva delle cartilagini contribuisce all'aumento della produzione di liquido sinoviale;
- Artrite reumatoide e altre forme di artrite infiammatoria;
- Lesioni del menisco (soprattutto menisco mediale);
- Lesioni del legamento crociato anteriore (LCA) o di altri legamenti;
- Danno o usura della cartilagine articolare;
- Sinovite (infiammazione del rivestimento interno dell’articolazione);
- Gotta o pseudogotta, condizioni che potrebbero irritare la sinovia;
- Traumi al ginocchio: contusioni, torsioni, microtraumi ripetuti.
Nei bambini le cisti possono comparire senza un problema articolare evidente e spesso regrediscono spontaneamente.
| Cause |
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| Fattori di rischio |
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| Complicazioni |
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Come si diagnostica?
La diagnosi della cisti di Baker inizia sempre con una visita ortopedica, preferibilmente effettuata da un ortopedico specializzato nel ginocchio, la figura più indicata per riconoscere correttamente la cisti, identificarne le cause e distinguere il gonfiore da altre condizioni più serie. Durante la visita, l’ortopedico:
- Dialoga col paziente (anamnesi), cercando di comprendere quando è comparso il gonfiore e se ci sono traumi recenti o patologie del ginocchio preesistenti (artrosi, lesioni meniscali, artrite, ecc.);
- Confronta il ginocchio interessato con quello sano;
- Valuta la presenza di uno o più dei sintomi precedentemente descritti;
- Palpa attentamente la zona poplitea: spesso la cisti appare turgida quando il ginocchio è esteso e più molle quando è piegato.
Questa fase è fondamentale non solo per identificare la cisti, ma anche per determinare l'eventuale presenza di condizioni maggiormente problematiche, come una lesione del menisco o un processo artrosico. Per confermare la diagnosi e valutare le condizioni interne del ginocchio, possono essere prescritti diversi esami tra cui:
- Ecografia muscoloscheletrica del ginocchio. Questo esame è molto importante perché potrebbe consentire di osservare in modo chiaro la cisti, misurarne le dimensioni e la quantità di liquido presente nonché valutarne il rapporto con le strutture vicine. Grazie all'ecografia, inoltre, è possibile monitorare l'evoluzione nel tempo di questa condizione;
- Risonanza Magnetica, non sempre necessaria ma che potrebbe consentire di risalire alla causa della cisti (lesioni del menisco, danni cartilaginei, lesioni dei legamenti crociati, sinovite, artrite) in quanto offre immagini altamente dettagliate dei tessuti molli;
- Radiografia del ginocchio (RX), esame che non permette di osservare la cisti ma che può essere importante per riscontrare osteofiti, restringimento dello spazio articolare o altre alterazioni ossee alla base dell'infiammazione e dell'accumulo di liquido.
Come si cura la cisti di Baker al ginocchio?
Il trattamento della cisti di Baker si concentra soprattutto sulla gestione della causa che ha provocato l’accumulo di liquido sinoviale nel ginocchio. In molti casi, trattare la patologia articolare sottostante (ad esempio artrosi, lesioni meniscali o infiammazione) permette alla cisti di ridursi spontaneamente o scomparire. In altri casi, invece, è necessario associare terapie specifiche per alleviare sintomi come dolore, gonfiore e rigidità.
Trattamenti conservativi (non chirurgici)
Sono la prima scelta e spesso si rivelano sufficienti. Ecco i più comuni:
- Riposo e modifiche dell’attività;
- Ridurre o evitare attività che peggiorano i sintomi (corsa, salti, sport con cambi di direzione);
- Applicare ghiaccio per 10 minuti più volte al giorno;
- Tenere la gamba sollevata per limitare il gonfiore.
Farmaci
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene o naprossene;
- Paracetamolo per il dolore;
- Corticosteroidi intra-articolari nei casi di infiammazione significativa.
Fisioterapia
È una parte fondamentale del trattamento conservativo, soprattutto quando la cisti è associata a lesioni o patologie croniche. Comprende:
- Esercizi per recuperare mobilità articolare;
- rinforzo di quadricipite e muscoli del polpaccio;
- Esercizi propriocettivi per migliorare stabilità e coordinazione;
- Stretching di quadricipiti, ischiocrurali e polpaccio.
Trattamenti medici o interventistici
- Aspirazione della cisti. Consiste nel drenare il liquido con un ago sotto guida ecografica. Riduce rapidamente gonfiore e dolore, ma la cisti può riformarsi se non si risolve la causa;
- Infiltrazioni cortisoniche. Spesso eseguite dopo aspirazione. Riducono l'infiammazione e il rischio di recidiva, ma non garantiscono una soluzione definitiva.
Chirurgia
La chirurgia, molto rara, è indicata solo quando:
- Il dolore rimane intenso nonostante i trattamenti conservativi;
- La cisti si ripresenta più volte dopo l'aspirazione;
- Sono presenti danni interni al ginocchio (menisco, cartilagine, legamenti) che devono essere trattati chirurgicamente;
- La cisti è molto grande e comprime nervi o vasi.
Le principali tecniche chirurgiche sono:
- Artroscopia del ginocchio per trattare la causa (ad esempio riparazione del menisco) o decomprimere la cisti aprendo la valvola di comunicazione con l’articolazione;
- Escissione chirurgica della cisti nei casi più complessi o recidivanti.
Quanto dura la cisti di Baker?
La durata di una cisti di Baker dipende soprattutto dalla causa che l’ha originata. Nella maggior parte dei casi, quando il gonfiore interno del ginocchio si riduce, anche la cisti tende gradualmente a sgonfiarsi e scomparire. Ciò può avvenire nel giro di alcune settimane.
Se la cisti è legata a una condizione reversibile – come un’infiammazione acuta o una lesione lieve – il liquido sinoviale in eccesso viene lentamente riassorbito dall’organismo e il rigonfiamento si risolve spontaneamente.
Quando invece la causa è cronica, come l’artrosi, la cisti può ricomparire o persistere più a lungo, ma non diventa mai permanente: tende comunque a variare nel tempo in base allo stato dell’articolazione e all’infiammazione presente.
Quanto tempo ci vuole per guarire dalla cisti di Baker?
Il recupero dipende dal tipo di trattamento e dal problema articolare alla base.
Se si segue un percorso conservativo (riposo, fisioterapia, farmaci, modifiche dell’attività), la maggior parte delle persone nota un miglioramento in poche settimane, anche se in alcuni casi può servire più tempo perché la cisti si riassorba completamente.
Se si effettua l'aspirazione del liquido, è possibile tornare a camminare praticamente subito, ma si consiglia di evitare sforzi intensi per alcuni giorni. La fisioterapia aiuta a prevenire recidive.
Se la cisti è stata trattata durante un intervento artroscopico o corretta la causa (ad esempio una lesione meniscale):
- Camminare è generalmente possibile già nelle prime ore o nei primi giorni;
- Può essere indicato indossare un tutore per stabilizzare il ginocchio;
- La fisioterapia è essenziale per recuperare forza, mobilità e stabilità;
- Il ritorno alle normali attività avviene in genere entro 4–6 settimane, ma il tempo può variare se durante la chirurgia è stata trattata anche una patologia articolare complessa.

Domande frequenti
A quale medico rivolgersi per la cisti di Baker?
Il medico più indicato è l’ortopedico, preferibilmente specializzato in patologie del ginocchio. È lo specialista che può effettuare una diagnosi corretta, individuare la causa della cisti e impostare il trattamento più adatto, distinguendola da altre condizioni come la trombosi venosa profonda.
Con la cisti di Baker si può camminare?
Sì, nella maggior parte dei casi è possibile camminare. Se, però, la cisti è gonfia o dolente, è consigliabile evitare sforzi intensi e preferire camminate brevi.
Le cisti di Baker sono pericolose?
Di per sé, la cisti di Baker è una condizione benigna e non pericolosa. Potrebbe, però, causare complicazioni come rottura, gonfiore improvviso della gamba o compressione dei nervi.
Fonti e bibliografia
- Leib AD, Roshan A, Foris LA, et al. Baker's Cyst. [Updated 2023 Aug 4]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2025 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK430774/.

