- Cosa permette al ginocchio di piegarsi?
- Difficoltà a piegare il ginocchio: quali sono i sintomi?
- Come mai ho dolore al ginocchio quando lo piego?
- Cosa devo fare se non riesco a piegare il ginocchio?
- Quali sono i rimedi per il dolore al ginocchio quando lo piego?
- Quanto tempo ci vuole per sbloccare il ginocchio?
- Domande frequenti sul dolore nel piegare il ginocchio
Cosa permette al ginocchio di piegarsi?
Il ginocchio è una delle articolazioni più complesse e sollecitate del corpo umano. Funziona come una “cerniera” che consente i movimenti di flessione ed estensione della gamba ma è anche in grado di compiere leggeri movimenti rotatori. Questa capacità è resa possibile dall’interazione tra:
- Ossa (femore, tibia e rotula);
- Cartilagine (che riduce l’attrito tra le superfici articolari);
- Menischi (cuscinetti ammortizzatori);
- Legamenti (che stabilizzano l’articolazione);
- Tendini e muscoli (quadricipite, ischiocrurali, polpacci).
Un’alterazione di uno di questi elementi può compromettere la capacità di piegare il ginocchio senza dolore.
Difficoltà a piegare il ginocchio: quali sono i sintomi?
I sintomi più comuni legati alla difficoltà di piegare il ginocchio sono:
- Dolore localizzato davanti, dietro o ai lati del ginocchio;
- Sensazione di rigidità o “blocco”;
- Gonfiore articolare;
- Instabilità (sensazione che il ginocchio “ceda”);
- Scricchiolii o rumori articolari durante il movimento.
Il dolore può essere lieve e occasionale, ma anche forte e invalidante, fino a impedire attività quotidiane apparentemente semplici come salire le scale o sedersi.
Come mai ho dolore al ginocchio quando lo piego?
Le cause possono essere molteplici. Alcune sono di natura meccanica, altre infiammatoria o degenerativa. Abbiamo preparato una tabella, all'interno della quale abbiamo individuato le principali cause che potrebbero essere all'origine della difficoltà nel piegamento del ginocchio.
Causa | Descrizione |
Lesioni meniscali | Dolore, rigidità e possibile “blocco” meccanico |
Lesioni legamentose (crociato anteriore/posteriore, collaterale laterale/mediale) | Dolore e instabilità, spesso post-trauma |
Tendiniti (quadricipite, rotulea, ischiocrurali) | Infiammazioni dei tendini che collegano muscoli e ossa |
Artrosi del ginocchio | Usura progressiva della cartilagine, tipica dopo i 50 anni |
Borsite o cisti di Baker | Dolore e gonfiore dietro al ginocchio |
Sindrome femoro-rotulea | Dolore anteriore, accentuato in salita o piegamento |
Piegamento del ginocchio: quali sono le possibili conseguenze?
Quello di piegare il ginocchio è un movimento naturale che tutti compiamo quotidianamente, ad esempio quando ci inginocchiamo, ci accovacciamo o saliamo le scale. Quando questi movimenti vengono ripetuti con frequenza o in condizioni di sovraccarico, possono diventare un fattore di rischio per la salute articolare.
Uno studio ha analizzato 115 soggetti di età compresa tra i 45 e i 55 anni, senza artrosi conclamata ma con fattori di rischio, monitorandoli per tre anni attraverso risonanza magnetica. I risultati hanno mostrato che:
- Chi svolgeva attività frequenti di piegamento del ginocchio aveva un rischio 3,6 volte maggiore di sviluppare lesioni della cartilagine, in particolare nel compartimento femoro-rotuleo;
- Questo rischio aumentava ulteriormente nei soggetti che praticavano due o più di queste attività in modo regolare;
- Dopo tre anni, i partecipanti che riferivano piegamenti frequenti presentavano una probabilità oltre 4 volte superiore di progressione del danno cartilagineo e delle lesioni meniscali.
In altre parole, lo studio dimostra che il piegamento ripetuto e forzato del ginocchio, soprattutto se associato a carichi elevati, può accelerare l’usura delle cartilagini e favorire danni al menisco anche in persone senza artrosi iniziale. Ciò spiega perché i dolori al ginocchio durante i movimenti di flessione non vadano sottovalutati e perché sia importante una valutazione ortopedica precoce in caso di sintomi.
Cosa devo fare se non riesco a piegare il ginocchio?
Come ben spiegato dal chirurgo ortopedico statunitense Robin N. Goytia in un articolo pubblicato sul suo sito web personale: ”La causa principale dell'incapacità di piegare il ginocchio non può essere individuata senza una diagnosi”. Questo vuol dire che, in primo luogo, se non riesci a piegare il ginocchio per diversi giorni e se questa condizione si accompagna a dolore o difficoltà di deambulazione è consigliabile sottoporti quanto prima a una visita ortopedica.
Durante la visita, lo specialista ortopedico del ginocchio eseguirà un esame clinico per valutare:
- Localizzazione e tipologia del dolore;
- Eventuale gonfiore o rigidità;
- Stabilità articolare e ampiezza del movimento.
In base all'esito della valutazione clinica e all'anamnesi, l'ortopedico potrà consigliare esami strumentali specifici, come:
- Radiografia per valutare lo stato delle ossa e identificare artrosi o deformità;
- Risonanza magnetica (RMN) per ottenere maggiori informazioni rispetto allo stato di salute di cartilagine, menischi, legamenti e tessuti molli;
- Ecografia muscolo-tendinea per studiare tendini e strutture periarticolari;
- TAC nei casi più complessi o in vista di un intervento chirurgico.
Una diagnosi precoce e completa è essenziale non solo per risolvere il dolore acuto ma anche per prevenire complicazioni e danni permanenti. Per questo motivo, la prima cosa da fare in presenza di un ginocchio che non si piega è rivolgersi tempestivamente a un ortopedico specializzato.
Quali sono i rimedi per il dolore al ginocchio quando lo piego?
Il trattamento dipende dalla causa, ma si parte quasi sempre da approcci conservativi. Abbiamo preparato una tabella in cui vengono descritti sia i rimedi tipicamente conservativi, spesso praticabili anche a domicilio, dai rimedi medici, senza dimenticare le soluzioni chirurgiche, generalmente prese in considerazione solo nei casi più gravi o quando viene certificata l'inefficacia dell'approccio conservativo per un periodo di tempo prolungato.
Rimedi conservativi | Rimedi medici/chirurgici |
Riposo e riduzione delle attività dolorose | Infiltrazioni di acido ialuronico o cortisoniche |
Ghiaccio o calore in base al tipo di dolore | Fisioterapia mirata (rinforzo muscolare, stretching) |
Farmaci antinfiammatori (su prescrizione) | Artroscopia per lesioni meniscali o cartilaginee |
Ginnastica a basso impatto (nuoto, bici) | Osteotomia o protesi (totale o parziale) nei casi avanzati di artrosi |
Uso di ginocchiere o tutori | Sostituzione totale del ginocchio nei casi estremi |
Quanto tempo ci vuole per sbloccare il ginocchio?
I tempi di recupero sono inevitabilmente legati alla causa del dolore. In presenza di infiammazioni tendinee o muscolari potrebbero essere necessarie dalle 4 alle 6 settimane, nel corso delle quali bisognerà alternare riposo a sedute di fisioterapia.
Diverso è il caso in cui il dolore nel piegare il ginocchio sia riconducibile a una lesione meniscale o legamentosa. In questo caso, il recupero potrebbe richiedere qualche mese, con tempi ancora più lunghi in caso di intervento chirurgico.
In presenza di una diagnosi di artrosi in stato avanzato, il ginocchio potrebbe andare incontro a diversi episodi di blocco, con tempi di recupero difficili da quantificare, anche in virtù di una maggiore complessità del trattamento.
Domande frequenti sul dolore nel piegare il ginocchio
Perché non riesco a piegare il ginocchio completamente?
L’impossibilità di piegare il ginocchio in maniera completa può avere diverse cause. Nei casi più comuni il problema dipende da un’infiammazione o da un sovraccarico articolare che limita la mobilità a causa del dolore. Altre volte la rigidità può essere dovuta alla presenza di lesioni meniscali, versamenti articolari o iniziali segni di artrosi che riducono lo spazio intra-articolare e impediscono il normale scorrimento delle strutture. In alcuni pazienti può trattarsi di esiti di traumi, cicatrici interne o aderenze che ostacolano la flessione.
Cosa provoca fastidio dietro al ginocchio quando lo si piega?
Il dolore o il fastidio localizzato nella parte posteriore del ginocchio durante la flessione può avere varie origini:
- Cisti di Baker, una sacca di liquido sinoviale che si forma nella regione poplitea e che, comprimendosi con il piegamento, genera dolore;
- Tendiniti dei muscoli posteriori della coscia (ischiocrurali);
- Infiammazione del gastrocnemio (polpaccio);
- Problemi meniscali che si irradiano posteriormente;
- Tensione muscolare dovuta a posture scorrette o a sforzi eccessivi.
Qual è il muscolo che permette di piegare il ginocchio?
La flessione del ginocchio non è affidata a un singolo muscolo bensì a un gruppo muscolare chiamato ischiocrurali (bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso), situati nella parte posteriore della coscia. A questi si aggiunge il gastrocnemio, che parte dal polpaccio e contribuisce al movimento, soprattutto quando il piede è a terra. Anche il muscolo gracile e il sartorio partecipano al gesto, seppur in misura minore. Questa azione coordinata permette al ginocchio di piegarsi in modo fluido e controllato.
Fonti e bibliografia
- Virayavanich, Warapat et al. “Association of frequent knee bending activity with focal knee lesions detected with 3T magnetic resonance imaging: data from the osteoarthritis initiative.” Arthritis care & research vol. 65,9 (2013): 1441-8. doi:10.1002/acr.22017;
- Vanthielmd.com.